EXULTET/PASSIO

ROTONDA DELLA BASILICA DI SAN CARLO AL CORSO
con la collaborazione di Luoghi dell’Infinito e della Fondazione Crocevia

MASSIMO LIPPI

EXULTET / PASSIO

29 MARZO – 19 APRILE 2009
Inaugurazione sabato 28 marzo, ore 17

Sabato 28 marzo alle ore 17 si inaugurerà alla Rotonda della Basilica di San Carlo al Corso a Milano, in P.zza San Carlo, Exultet/Passio, mostra personale dello scultore e poeta senese Massimo Lippi.

Le opere costituiranno un sintetico e suggestivo percorso artistico di sculture, dipinti e poesie rappresentative dell’attività più recente dell’artista.
La mostra che continuerà fino al 19 aprile, è organizzata dall’Ordine dei Frati Servi di Maria che continuano la tradizione culturale di Padre David Maria Turoldo, in collaborazione con Luoghi dell’Infinito, il mensile di arte, cultura e itinerari di Avvenire, e dalla Fondazione Crocevia.

Uomo autentico perché rimasto fanciullo e perché della fanciullezza non ha mai tradito la sconfinata fiducia in Dio, anche di fronte alle sofferenze grandi della vita, Lippi più che sculture fa creature, oggetti che possono nascere da un nocciolo, un legno, un nido raccolti nel suo peregrinare. Poi gli dona nuova vita in una composizione che è sempre canto. Il suo sguardo pieno di stupore muove le grandi mani che modellano la cera e fanno fiorire il bronzo, disegnano il marmo, e sulla carta, in poche linee e qualche sprazzo di colore, fanno nascere un volto, un angelo o il volo di un passero. La materia, non importa se oro o carbone, geme quando il maestro senese gli imprime il “foco” di un pensiero, di un’emozione. Sempre alla ricerca della sorgente, la memoria anima la sua opera e il suo canto.
In un mondo in cui la fuga sembra la condizione per essere felici, fuga dalla propria casa, dai propri affetti, fuga dalla città o dalle campagne, Lippi ci offre l’arte del ritorno all’origine, la sapienza tutta contadina di vivere il sole, dal sorgere fino al tramonto, abitare il luogo fino a farne un orizzonte, a differenza dei più che ne fanno una gabbia. (G.Gazzaneo)

“L’arte è nel ventre di tua madre – racconta l’artista –, nelle parole mute che vedi stampate in tutto ciò che ti circonda. Il mio babbo suonava il mandolino. Aveva gli occhi azzurri, piccolo di statura, capace di prevedere le cose. Malinconico e sottile ragionatore, filosofo di campagna, senza studi. La mia mamma era un magnete acceso nel cuore della notte, da lei dipendeva la nidiata, buona fino alla santità, ma veemente, giusta”.

Exultet/Passio è una meditazione sul mistero del sacrificio di Cristo e della sua Resurrezione.
Per l’occasione Massimo Lippi ha scritto un poemetto, dal titolo Elegia del pianto: “Si tratta di teatro sacro per la Settimana Santa nella diocesi di Milano”, dice l’artista, “una rappresentazione per più voci che si interrogano sul cuore della fede”. Al cuore del poemetto le lacrime che bagnano il pane per renderlo più morbido: “Sono le lacrime del pianto e dell’esultanza”.

L’artista sarà presente all’inaugurazione.

Coordinazione e Promozione: Lexart – Via Paolo Giovio 29, Milano – segreteria@lexart.it

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Massimo Lippi, per le sue doti creative e per l’appartenenza viva alle tradizioni della sua gente, è considerato un “magicien de la terre” un mago della terra come dice di lui il critico Amnon Barzel, che ha curato nel 2000 una sua grande mostra nel Museo di Santa Maria della Scala a Siena.
Il maestro ha esposto in numerose città italiane, nei Musei Vaticani, negli Stati Uniti, in Germania e Giappone.

Alcune sue opere sono conservate in musei e collezioni private di New York, Monaco di Baviera, Berna, Parigi, Milano, Siena e Brescia. Lippi è stato inoltre Visiting Professor nel 2004 presso la Southern Methodist University di Dallas.
L’artista ha realizzato numerosi portali in bronzo, altari, corredi liturgici e ha scolpito lo stendardo del Palio di Siena nel 1993. Più recentemente ha scolpito e donato il Crocefisso in bronzo per l’altare della chiesa all’interno della Casa della Carità di Milano.
Come poeta ha ricevuto apprezzamenti da Giorgio Caproni, Elsa Morante, Pier Vicenzo Mengaldo, Giovanni Testori. Ha pubblicato per Scheiwiller Non Popolo mio (1991), una raccolta di versi con prefazione di Franco Fortini. Sempre per lo stesso editore ha scritto il libro di poesie Passi il mondo e venga la Grazia (1999), prefazione di Giovanni Raboni, finalista al Premio Viareggio. L’ultima sua raccolta Exilium, è stata pubblicata nel 2009 dall’editore Cantagalli di Siena.

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